E fu così che arrivò luglio e la fine dell'erasmus. Non sempre credi a tutto quello che dicono gli altri, aspetti solo che le cose accadano con un pizzico di scetticismo e con la speranza che proceda tutto 'normalmente'. Niente di più sbagliato. Le cose belle esistono davvero, basta cercarle e godere appieno della loro positività, così luminosa quanto effimera. Atteggiamento negativo ora più che mai, quasi a sottolineare quanto è stato speciale quello che hai appena vissuto, e quanto potrebbe essere difficile ricreare una tale magia. Giornate passate in silenzio, tanti sicuri di poterti capire, solo pochi possono riuscirci. Non sprechi neanche più il fiato per cercare di spiegare il motivo del tuo stato d'animo, solo tu sai. Tempo, ci vuole tempo. Forse un altro mese, non vuoi esagerare. Ricordi attanagliano la tua testa, ricordi impetuosi, penetranti, potenti. Sei quasi incapace di scacciarli via, vuoi stare bene, vuoi tutelarti, purchè tu riesca a non pensarci. Ardua impresa, a meno che tu non decida all'improvviso di andare a dormire (Elena's copyright). Prese di posizione forzate? Si, può darsi. Non te ne curi, non ti interessa cosa pensano gli altri. Provi a contattare tutti, ma non è lo stesso, manca qualcosa. Così ti arrendi e aspetti che la vita faccia il suo corso, in attesa di un qualcosa di simile ma nuovo.