venerdì 11 dicembre 2009
mercoledì 11 novembre 2009
Cheese cake
Ingredienti:
200 g di biscotti sbriciolati
2 cucchiai di burro fuso (forse anche un pò di più..)
Unire per fare la base e mettere in frigo
3 tuorli d'uovo
100 g di zucchero
400 g di panna montata a neve
1 bustina di vanillina
Amalgamare tutto e spalmare sulla base. Decorare a piacere.
PS: lo so, la mia cheese cake assomiglia a una strage sanguinosa di non so cosa, ma vi assicuro che è il succo delle amarene!
lunedì 9 novembre 2009
OZ
Aboriginal legend tells us that The Coloured Sands were formed as follows:
"Way back in dream-time, there lived on the banks of the Noosa River a beautiful black maiden called Murrawar who fell in love with the Rainbow, which came to visit her here every morning. She would clap her hands and sing to this lovely rainbow.
One day the Burwilla, a very bad man from a distant tribe, stole Murrawar for his slave wife, beating her cruelly and making her do all his work, while he sat in the shade admiring his terrible killing boomerang. This boomerang was bigger than the biggest tree and full of evil spirit.
One day Murrawar ran away and as she hurried along the beach, which was all flat in those days, she looked back and saw Burwilla's boomerang coming to kill her. Calling out for help, she fell to the ground too frightened to run.
Suddenly she heard a loud noise in the sky and saw her faithful Rainbow racing towards her across the sea. The wicked boomerang attacked the brave Rainbow and they met with a roar like thunder, killing the boomerang instantly and shattering the Rainbow into many small pieces.
Alas, the poor sick and shattered Rainbow lay on the beach to die and is still there with all its colours, forming the hills along the beach."
Geologists say that the sands are stained by decaying vegetable matter as it seeps through. Geologists are full of shit.
domenica 8 novembre 2009
sabato 7 novembre 2009
In palla
Perchè sono così brava a perdere del tempo prezioso per la tesi in tutte le maniere possibili e immaginabili?
Perchè leggo mille libri e nessuno che riguardi la tesi?
Perchè guardo l'orologio e mi accorgo che sono passate 2 ore e io ho scritto soltanto un rigo?
Perchè metto in ordine la stanza quando non me ne è mai fregato niente dell'ordine?
Basta, mi stanno venendo i sensi di colpa anche scrivendo sul mio blog. Me ne vado.
Perchè leggo mille libri e nessuno che riguardi la tesi?
Perchè guardo l'orologio e mi accorgo che sono passate 2 ore e io ho scritto soltanto un rigo?
Perchè metto in ordine la stanza quando non me ne è mai fregato niente dell'ordine?
Basta, mi stanno venendo i sensi di colpa anche scrivendo sul mio blog. Me ne vado.
venerdì 30 ottobre 2009
venerdì 17 luglio 2009
Esistenzialismo: pro e contro
Milano, o la ami o la odi. Io personalmente sono più per la seconda in quest ultimo periodo, e vorrei tanto andare via. Mi pongo molte domande sul mio futuro, a cui non ho proprio voglia di rispondere, rimando addirittura i miei pensieri con una certa concentrazione mentale. Mi dico "no, non ci pensare adesso, non ci pensare adesso". Sono una finta indecisa, perchè poi alla fine so sempre dove andare a parare (spero), ma è la transizione che mette alla prova le persone. Io odio la transizione, in tutte le cose. Nello studio, quando fai un esame e poi sai che devi iniziare a studiare per un altro e non ne hai voglia;
nello sport, quando sei fuori allenamento ricominci dopo tanto tempo e hai ettolitri di acido lattico;
nei sentimenti, quando non sai se la storia sta finendo o se si può recuperare ancora qualcosa;
nelle stagioni autunno-primavera, quando un giorno fa freddo e quello dopo fa caldissimo.
Ma forse è proprio la transizione che rende forti, è il momento in cui bisogna impiegare bene le proprie energie, sia mentali che fisiche.
Forse mi dò allo yoga.
nello sport, quando sei fuori allenamento ricominci dopo tanto tempo e hai ettolitri di acido lattico;
nei sentimenti, quando non sai se la storia sta finendo o se si può recuperare ancora qualcosa;
nelle stagioni autunno-primavera, quando un giorno fa freddo e quello dopo fa caldissimo.
Ma forse è proprio la transizione che rende forti, è il momento in cui bisogna impiegare bene le proprie energie, sia mentali che fisiche.
Forse mi dò allo yoga.
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